CAPITOLO 8

ALEXANDRINA MEDIATRICE

L'opera di mediatrice di Alexandrina si esplica in due diversi aspetti: come espiatrice in luogo dei fratelli, intercede per ottenere il perdòno, la sospensione del castigo voluto dalla giustizia divina; è poi canale attraverso cui passano all'umanità le grazie celesti.

Alexandrina intercede chiedendo perdono, sospensione della giustizia divina

Ecco un drammatico dialogo tra Gesù e Alexandrina:

Oggi, alla Comunione, il Signore mi diceva: - Maledetta! Solo l'inferno può castigare la perversità dei tuoi crimini. O Gesù, Voi dite questo, ma non lo fate. Dimenticatevi che avete un inferno per castigare; ricordatevi solo che siete misericordia infinita e che avete un Cielo per premiare. Perdonate, perdonate, Gesù!...

Io voglio, con tutte le sofferenze e con tutto l'amore, farvi dimenticare la perversità dei poveri peccatori. Dimenticate le loro offese: si comportano così perché non Vi conoscono.

Il mondo non può essere risparmiato: soccorri, soccorri le anime! - Aspettate, aspettate per misericordia, mio Gesù! Offrite al vostro Eterno Padre i meriti della vostra santa Passione, i dolori della cara Mamma celeste, le sofferenze delle vostre vittime, aggiungetevi le mie, le più misere di tutte. Aspettate, aspettate, o Gesù, abbiate misericordia, abbiate compassione!...

Io voglio ancora una volta vedere le vostre santissime mani (di Gesù e di Maria) alzate per benedire tutta la Terra, tutte le anime, tutti i cuori del mondo intero, giusti e peccatori, cattolici e infedeli: tutti sono vostri figli, Gesù; tutti sono vostri, Mamma: sono figli del vostro sangue, Gesù, sono figli dei vostri dolori, Mamma! Tu sei innamorata folle, folle di Gesù, innamorata folle delle anime, figlia mia; e la tua follia d'amore va vincendo il Cuore di Gesù. - Vado vincendo, mio Amore? Voglio vincere sempre, sia che stia sulla Terra, sia che stia in Cielo. Non voglio vincere solo per un tempo limitato, ma sino a quando il mondo durerà. –

Alexandrina si rivolge direttamente all'Eterno Padre.

Eterno Padre, Eterno Padre, accettate il sangue divino del vostro Figlio Gesù; ad esso unisco i dolori della Mamma e poi la mia consegna totale, la mia immolazione continua. Accettate, o Eterno Padre, il mio nulla unito al Tutto! Allontanate la vostra giustizia: perdonate, perdonate al mondo! –

Gesù conforta e promette:

Unisci il tuo dolore all'amore di questo Cuore divino che tanto ti ama... Il dolore della vittima unito all'amore del Martire del Golgota sta in me per acquistare valore infinito. E sai per quale scopo? E per offrirlo all'Eterno Padre, per ripararlo dai crimini ripugnanti di tutta l'umanità.

Sta tranquilla, figlia mia: le tue sofferenze, la tua vita in mezzo alle anime sono una preghiera irresistibile, la preghiera più potente presso l'Altissimo...

Il tuo dolore, figlia mia, è un incenso di riparazione che va a placare la giustizia divina. Oh, come è bella e gradevole agli occhi del Signore l'anima vittima, la vittima di immolazione!...

Prometto di ottenerti in Cielo, per le tue richieste e il tuo amore, ciò che ora ti ottengo sulla Terra per il tuo dolore.

Attraverso Alexandrin passano le grazie divine all'umanità.

Alexandrina chiede di essere utilizzata per trasmettere

O mio Gesù, mio Gesù, venite coi raggi del vostro amore ad incendiarmi, venite a sciogliere il gelo del mio cuore, accendete in me un fuoco ardentissimo, tale che io possa incendiare le anime e sciogliere loro il gelo che le blocca e non le lascia venire a Voi.

Ah, che sete io ho di andare a bere nel Cuore del mio amato Gesù! Là voglio morire bruciata nelle fiamme del suo divino amore! Voglio solo bere amore, per diffondere sulla Terra solo amore e fuoco da accendere nei cuori!

Da Gesù sente varie affermazioni che confermano

Sei tu che vai ad attizzare le fiamme nei cuori assetati di me, ma ancora freddi nel mio divino amore... Ricevi, figlia mia, le tenerezze e l'amore di Gesù e della tua Mamma celeste. Dà, distribuisci alle anime, distribuisci a tutte: ne rimarrai sempre piena perché mai più si spegnerà in te la fornace dell'amore divino.

Tu sei il canale che io scelsi per fare passare attraverso te le mie grazie per le anime e l'amore per i cuori. Dà a tutti come vorrai e nella misura con cui te lo chiederanno.

Dà, figliolina, dà a quelli che ti amano il fuoco divino, l'amore di Gesù: amore che ti fa ardere e ti consuma, amore che è la tua vita e sarà la tua morte.

Sei fonte divina perché in te esiste tutto quanto e divino; sei fonte per l'umanità, perché a te essa viene a bere e a purificarsi: sei acqua pura, sei fonte di salvezza.

Ricevi vita per vivere, vita da dare alle anime. È questa la rugiada, il sangue che senti cadere sull'umanità: è una miscela che faccio con le mie ricchezze, con le mie grazie insieme al tuo dolore. Sei la nuova corredentrice..

Per mezzo tuo entrerò nei cuori più induriti, per mezzo tuo infervorerò i tiepidi, per mezzo tuo incendierò sempre più tutti quelli che sono assetati di me...

Semina, figlia mia, le nostre grazie (di Gesù e di Maria), semina qui sulla Terra per continuare tra poco la medesima seminagione in Cielo. –

Alexandrina sente di fare proprio questo:

Andavo in un lavoro senza sosta a seminare su tutta la Terra l'amore di Gesù. Che fitta seminagione! Come si riproduceva nelle anime!

Gesù continua a considerarla mediatrice:

Voglio essere amato, voglio essere amato, figlia mia. Fa’ accendere in tutti i cuori le fiamme d'amore che consumano il tuo.

Abbi coraggio, abbi fiducia: in te parlano il Padre col suo potere e la sua sapienza, il Figlio con la sua Redenzione e il suo amore, lo Spirito Santo con la sua luce; tutto è a favore delle anime: da te tutto traspare e si infonde in loro. Le anime, le anime, soccorrile, figlia mia!...

Tutto quanto hai ricevuto dallo Spirito Santo passerà alle anime attraverso i tuoi sguardi, attraverso i tuoi sorrisi, attraverso la tenerezza e la dolcezza del tuo cuore.

Figlia mia, per un mondo di dolore, un mondo di amore: il tuo dolore è mondiale, si estende su tutta l'umanità; tu soffri per lei; anche per mezzo tuo il povero e ingrato mondo riceve il mio amore: è attraverso te che glielo dò. Ti dò amore per le anime; pace, conforto e luce per il tuo cuore.

Io fui la luce, io fui il sole e, per mezzo tuo, nella tua vita, continuo ad essere luce che illumina, sole che riscalda. Mi dò alle anime per mezzo tuo. Il fuoco che esce da questo altare è luce del tuo dolore, è fuoco del tuo sacrificio.

Io non ho entrata diretta nei cuori impietriti: cerco di entrarvi mediante la mia vittima, fiore eucaristico, mediante la crocifissa di questo doloroso calvario, ma tanto cara, la più cara al mio Cuore divino...

Voglio che il tuo sorriso abbia lo splendore del sole, i fascini delle stelle. Io voglio, sì, io voglio che la mia vita traspaia da te; voglio che il mio amore, grazie a te, vada a penetrare nei cuori come i raggi del sole attraverso la vetrata.

(dopo la trasfusione)

Vivi, vivi e fa' vivere; ama, ama e fa' amare: fa' vivere la mia vita, fa' amare il mio Cuore divino.

Le anime ricevono tutto attraverso te, nella misura con cui vogliono ricevere: quanto più avranno ansie di purezza e di amore, tanto maggiore sarà l'abbondanza che riceveranno...

Tu spargi la rugiada celeste, semini semente divina. È attraverso te che io mi dò al mondo: parlo attraverso le tue labbra. Qualsiasi cosa di sgradevole che spunta, non è nulla in paragone del bene: è il demonio rabbioso che vuole bruciare la semente divina. Invano, invano egli si ostinerà. Si faccia orazione, si faccia penitenza!...

Dònati alle anime e riscalda col mio soffio divino l'umanità. Questo soffio ha già percorso tutto il mondo; questi ha già ricevuto attraverso te il soffio della grazia, il soffio dell'amore. Proseguono fortunati coloro che ne traggono profitto.

 

   

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