CAPITOLO 4

DOLORE-AMORE

Le seguenti frasi che parlano dell'inscindibile binomio dolore-amore, pur numerose, sono una piccola parte di quelle diffuse in tutti gli scritti di Alexandrina, che visse questo dramma in modo eccelso, come si è visto nella Parte I e si vedrà ancora avanti nel capitolo 7° in cui è messo in evidenza in modo particolare il suo ruolo di «vittima». Presentiamo alternativamente affermazioni e invocazioni sue con esortazioni e affermazioni che sente fare da Gesù.

Lotta tra natura e volontà - Richiesta di imparare a soffrire bene.

Temo tanto la mia sofferenza. La voglio, la accetto con amore, ma mi pare di aborrirla e di calpestare tutto quanto è tristezza e dolore. Non comprendo.

Voglio il dolore e ne sento ripugnanza nello stesso tempo. Lo amo e insieme all'amore mi pare di odiarlo: sta l'odio presso l'amore, sta la vita unita alla morte.

La volontà è pronta, ma soltanto essa vuole e accetta la volontà santissima del Signore. La natura vuole scuotersi di dosso il peso della croce, pare che si sforzi. La volontà è più salda di una roccia: senza aver corpo, ha sorrisi, ha cuore che ama, ha labbra che baciano, ha braccia che abbracciano tutto quanto viene dal Cielo, tutto quanto viene da Gesù. Che lotta, mio Dio, che lotta! La natura contro la volontà: la volontà ama la croce, la natura pare rivoltarsi contro di essa, tenta fliggire via da ogni parte.

O dolore, triste dolore, io ti voglio, io ti amo! Provieni da Gesù: ti bacio, ti abbraccio, ti sorrido con l'anima e col cuore. Ma, mio Dio, come vivere schiacciata sotto questo peso universale?

È ben doloroso il mio martirio! È ben triste tutto il mio penare! Ma io sento che è un nulla, che è una goccia d'acqua che si perde nell'oceano e non vale nulla, di fronte all'amore di Gesù.

Mio Gesù, non costa soffrire: costa saper soffrire. Datemi forza, insegnatemi a soffrire; siate con me!

Chiedo al divino Spirito Santo che mi illumini e a Gesù e alla cara Mamma cele~te che mi insegnino a saper soffrire bene.

Il dolore eleva a Dio, unisce a Gesù.

Vieni, o dolore amato, vieni, o dolore caro: sei tu e solo tu che mi unisci a Gesù. O dolore, o faro che mi guidi al mio Creatore!

Voglio gridare forte al mondo: è con tutta la gioia che io abbraccio tutto questo martirio di dolore perché sento che non vi è nulla di meglio del dolore per unirci a Gesù.

La sofferenza ha consumato il mio corpo. Ma per me è motivo di essere contenta: quanto più dolore, tanta più unione con Gesù.

Se io potessi e sapessi parlare, quanto potrei dire sul dolore! Il dolore è ciò che vi è di più saggio, il dolore è la scuola più sublime: nulla più del dolore ci insegna ad amare Gesù, ci incammina e guida a Lui. Il dolore getta radici nella più grande profondità, radici che attirano e legano l'anima a Gesù. Quali segreti sono racchiusi nel dolore! Il dolore unisce l'anima a Gesù e la fa vivere solo di Lui e per Lui. Il dolore è il fondamento più sicuro per il grande edificio dell'unione e dell'amore a Gesù...

(nello stesso Diario, più avanti, riporta quanto sente dire da Gesù):

...Il tuo dolore ha radici, radici salde, radici che non seccano mai, che si estendono per tutta l'umanità: sono radici che abbracciano e legano le anime al mio divino amore.

Oh, come è dolce soffrire per Voi! Benedetto il dolore che è l'alimento che mi date per alimentare la mia anima e farla rivivere per Voi! -Vieni, o dolore, tesoro ricchissimo! Uniscimi intimamente al mio Sposo, al mio Gesù! Sei tu, o dolore benedetto, che mi dài la vita della grazia, la vita dell'amore.

Fa' penetrare, Gesù, fa' penetrare ben profondamente le spine nel mio cuore. Quanto bene mi fanno all'anima! Oh, come il dolore mi eleva a Te!

Costa molto il soffrire, ma quando Gesù aiuta a soffrire, non vi è nulla per l'anima che la consoli di più: non vi è nulla che ci unisca a Gesù come il dolore rasségnato e sofferto per amore.

Il dolore accende nel cuore e nell'anima il flioco più bruciante che produce una sete tanto struggente che solo in Gesù può essere saziata.

O dolore, o dolore, mio amato, io non posso separarmi da te! Ti voglio indicibilmente bene perché solo tu mi elevi al mio Signore.

Alexandrina ringrazia per il dolore.

La mia vita è soffrire: sia incessantemente ringraziato il mio Gesù!

O mio Gesù, che grande prova di amore mi date nel farmi soffrire così! Quanto devo ringraziarvi perché mi rendete tanto simile a Voi! In cambio delle sofferenze che mi date vorrei darvi tutti i cuori del mondo affinchè Vi amino in nome mio e vorrei darvi tutte le lingue affinchè Vi lodino e benedicano eternamente.

Vennero ancora spine molto acute a ferirmi. Benedissi per tutto il Signore e come coronamento recitai il "Magnificat".

Voglio benedire Gesù nel tempo e nell'eternità per avermi scelta per il dolore.

Gesù, io Vi offro l'incenso delle mie lodi per la croce che mi date e la mirra di tutta la mortificazione: accettate tutto unitamente ai vostri meriti e presentate tutto all'Eterno Padre. o sono sua e vostra vittima.

Alexandrina chiede sempre più dolore e lo benedice.

Soffrire e soffrire sempre! Amore con amor si paga: fu per amore a me che Gesù soffrì e morì; e solo per amore voglio io pure soffrire e morire.

Voglio forza per soffrire e amore per amare.

Oh, come mi giudicherei felice se non avessi avuto sulla Terra altro vivere se non soffrire ed amare!

Inventate, Gesù, inventate tutte le sofferenze per questo nulla che con Voi è tutto, affinchè Vi possa salvare le anime, Vi faccia conosciuto e amato da tutti. Vedete, mio Gesù, le mie aspirazioni: non voglio che regni sulla Terra se non il vostro amore in tutti i cuori; è per questo che voglio soffrire tutto e non avere altro vivere se non il dolore.

Gesù, fate che io soffra senza misura affinchè, pure senza misura, io Vi ami e Vi faccia amato da tutti i vostri figli.

Chi ama non sente il dolore; e, se lo sente, l'amore fa dimenticare tutto.

Il soffrire non costa, perché l'amore vince tutto. Ma ha molto da vincere!

Quanto più dolore, tanto più amore. Mi pare che sia così e con certezza lo è, anche se io non lo sento.

Quale aridità quella della mia anima! Ma una aspirazione mi esce dal cuore: o soffrire o morire. O soffrire per riparare Gesù e la cara Mamma celeste, salvando anime, o morire per andare a lodarli, amarli e godere eternamente. Tutto questo è molto bello da dire; ma sperimentare, sopportare l'amarezza che questo causa, è molto difficile. Solo con la grazia divina si resiste!

O sulla Terra a soffrire e amare, o in Cielo ad amare e godere.

Datemi un amore che mi bruci, datemi un amore che mi uccida. Due cose io voglio soltanto: il dolore e l'amore. Con questi due doni di tanto valore comprerò tutte le virtù e il laccio per accalappiare le anime...

Io amo le sofferenze che mi inviate e abbraccio la croce: èla mia più grande gloria. O dolore, o croce che in te racchiudi tutto l'amore del mio Gesù, io ti voglio, io ti amo! Gesù, voglio il Tuo amore, a costo di tutto il soffrire...

Benedetto martirio che mi dà amore per amarvi, o mio Gesù, amarvi per tutti coloro che non Vi amano! Siate benedetto, mio Gesù, e benedetta la scuola dove mi avete lasciato apprendere: Voi siete stato il mio Maestro; la vostra sofferenza, la mia lezione... Regni il dolore che fa regnare l'amore!...

Voglio vivere io nel dolore, perché in tutte le anime viva e regni l'amore. O Gesù, dimenticate l'ingratitudine del mondo!

Il dolore purifica, il dolore eleva l'anima a Gesù. Benedetto il dolore, che dà amore!

Vieni, o dolore benedetto! Vieni, o peso annichilatore, a ridurmi al nulla e a strapparmi la vita! La mia morte farà risuscitare le anime per Gesù. E per soffrire e amare che io voglio la vita, fino a che Gesù vorrà darmela. Sono cieca per il dolore e folle per l'amore.

Un dialogo tra Alexandrina e Gesù.

Con la Tua grazia e la Tua forza vinco il mondo, vinco l'inferno: non temo tutto ciò che mi fa soffrire. Amo il dolore, mio Gesù, perché è invenzione del Tuo amore: fu il dolore (della Passione di Gesù) che salvò il mondo; fri l'amore che Ti obbligò al dolore.

...Chiedete, chiedete, buon Gesù, alla vostra povera figliolina il maggiore dei sacrifici, che ella nulla Vi negherà. Il dolore deve diffondere amore per tutta la Terra... I peccatori devono essere salvi. Il demonio invano tenterà di strapparli dalle catene del dolore e dell'amore. Gesù, per Voi tutto il gaudio del Cielo e della Terra e per me tutto il dolore che nel mondo esiste. Si salvino le anime. Regni solo l'amore di Gesù...

...La mia vita è il dolore. Permettete, o mio Gesù, che esso sia trasformato solo in amore!

La vera sposa, l'anima vittima amante della croce, sa trasformare il dolore nel Tabor. Solo nel dolore trova dolcezza, trasformando il dolore in amore.

...Il calvario è il cammino delle mie spose, il calvario è il cammino delle mie crocifisse: è mediante il calvario che io dò il perdono ai peccatori, è mediante il calvario che io dono amore ai cuori...

Il dolore è vita: è un vivaio di amore.

Ferite, Gesù, ferite con amore il mio cuore! Siano il dolore e l'amore la lancia che lo apre continuamente: sanguini per Voi, si svuoti per le anime.

Cospargete i miei cammini con tutte le spine che Vi feriscono, affinchè soffra solo io e non Voi. Non vi sia in me neppure un solo istante senza dolore, così come in Voi non vi è un istante senza amore.

Gesù è allietato, Gesù è consolato da coloro che soffrono (salvando anime). Il dolore è la maggior prova d'amore di Gesù verso l'anima e dell'anima verso Gesù. Il dolore è la salvezza dei peccatori.

Mi consegno alla croce per soffrire e al vostro divino amore per amarvi.

Il dolore è figlio dell'amore. È con dolore e con amore che tu dài la vita ai figli miei...

Figlia mia, unisci il tuo dolore al mio, soavizzalo con l'amore del mio Cuore divino; io soavizzo il mio con il tuo. Tu mi ami e sei da me amata.

Unite, o Gesù, al vostro amore i desiderii che io ho di amarvi; unite il mio dolore al vostro e utilizzate tutto per le anime.

Gesù esorta.

Soffri e da amore. Il dolore e l'amore sono il trionfo di ogni combattimento. Coraggio!...

Il dolore, per le anime amanti della croce, è la vita reale, è la vera vita. Così è la tua, sposa fedele del mio Cuore divino...

Chi soffre bene, mi ama con il maggiore amore: è per questo che ti ho scelta per il dolore e per l'amore. Tu soffri con la più grande perfezione; tu mi ami con l'amore più puro ed elevato: sei la maestra e la regina del dolore e dell'amore. Il mondo imparerà da te. E che belle lezioni, che lezioni di meraviglie e prodigi, che lezioni divine da te riceveranno (gli uomini), appena sarà conosciuta la tua vita!...

La tua vita è di amore, la tua vita è di purezza. Con l'amore, la purezza ed il dolore nascerà una generazione nuova, generazione pura, generazione casta, generazione di cuori infiammati d'amore per me...

Sapessi tu il valore della tua sofferenza! Il dolore rassegnato è potente; quando però è accompagnato dall'amore ad ogni croce e dall'amore più puro e forte al mio Cuore divino, come è il tuo, figlia mia amata, è tutto e tutto vince perché ha potere infinito. Si, figlia mia, infinito perché sono io rivestito di te...

Nulla vi è che mi consoli e mi dia sollievo come il dolore, il dolore rassegnato, il dolore sofferto con gioia, perché è accompagnato dall'amore. Il dolore con l'amore fù e continua ad essere la salvezza delle anime...

Va, tortorella dei tabernacoli, tortorella delle prigioni divine, canta con gioia il tuo inno di dolore, che sale al Cielo come inno del più grande amore! Sei mia e io sono tuo...

Il tuo dolore è vita, vita che dà vite; il tuo dolore è salvezza, salvezza, salvezza dell' umanità. Il tuo dolore mette in evidenza l'amore e ne dà tutta la prova. È nell'amore che ti voglio infiammata, è nel dolore che ti voglio immersa. Non negarmi queste armi che vincono il mondo; non negarmi la tua sofferenza!...

Figlia mia, dove sta la croce, la vera croce, la croce reale, ivi sta l'amore; e dove sta l'amore, sta Cristo. Tu soffri, tu mi possiedi, mi ami; hai tutto l'amore di Gesù. Soffri e ami con dolore senza pari, con amore senza pari.

Amore folle al dolore.

Il dolore è la mia gloria già sulla Terra, è il mio tesoro. Deposito tutto nelle vostre mani divine perché distribuiate come Vi pare.

O soffrire, o il Cielo. Che valore può avere la vita, se non soffro, se non amo?

O mia croce, mia amata croce, quanto ti voglio! Cosa vedo io mai nella mia croce? Vedo amore, ma un amore senza limiti, un amore senza l'uguale; e vedo dolore, ma un dolore che racchiude tutti i dolori: è un insieme di dolori. Io ho abbracciata la mia amata croce, e questo è un abbraccio eterno... Sento il cuore tanto legato ad essa da non potersene separare: è croce e cuore, è cuore e croce; è una cosa sola. Amore, dolore e croce è una cosa mia: la voglio per Gesù e per le anime.

In Cielo canterò le Tue lodi eternamente, o Mamma celeste. Sulla Terra voglio solo soffrire e amare. Tutto passa, tutto muore. Solo la grazia di Gesù ci fa vivere eternamente.

Non so che cosa ho, sento che non posso soffrire oltre: questo dolore è grande come il Cielo e la Terra. Non posso soffrire, non posso cessare di soffrire, e voglio soffrire. Oh, per me, cessare di soffrire sarebbe cessare di vivere.

Il Cuore divino di Gesù non cessava, in me, di amare: era nel mio cuore che Egli amava l'umanità intera. Io non potevo cessare di amare la croce: vedevo e sentivo che solo essa era la vita.

O soffrire o morire, mio Gesù. Sono tanto grandi gli aneliti che ho alla sofferenza, da portar mi a mormorare silenziosamente, è il mio cuore a parlare nel più intimo con Dio: - Povera me, povera me, mio Gesù, se mi toglieste il dolore! Io non. saprei vivere senza soffrire: la vita senza dolore sarebbe per me insopportabile. - Non vi è nulla che si possa paragonare con la dolcezza della croce, quando la accettiamo e la portiamo per amore. - È per Voi, Gesù, è per le anime che io soffro e che voglio e accetto quanto Voi volete e mi date.

Di nuovo un dialogo:

Consenti di essere immolata al punto di non poter esserlo di più? Ti chiedo il consenso perché a nulla vale il dolore senza la generosità, senza il tuo volere, senza il tuo amore. Il mondo necessita di tutto. Non lasciare, figlia mia, morire di fame le anime. Accetti ? - Sapete già che sì, mio Gesù: è superfluo dirvi che tutto accetto e soffro per amore a Voi e alle anime: sono la vostra vittima. –

(appena finito di rivivere la Passione)

Ti invito ad entrare nel mio Cuore divino: vieni ad incendiarti, vieni ad alimentarti, vieni a consumarti in questo fuoco divino. Entra, dimora qui: ti voglio immersa nell'amore... Rimani qui; prendi questo alimento divino che dà vita alla tua anima: vivrai nel dolore e nell'amore; e nel dolore e nell'amore morirai. Avrai l'amore in proporzione del dolore.

Amo il mio calvario con tutte le sofferenze che mi porta: mi pare che, se cessassi di soffrire, cesserei di amare: quanto più sono spremuta, tanto più divento folle d'amore per Voi, Gesù.

...Tu hai aumentato in te l'amore al mio Cuore divino, a misura che in te è aumentato il dolore.

...Figlia mia, non è il dolore a darti la morte; sarà l'amore a dartela: sarai consumata da esso. Sarà l'amore che ti darà il Cielo, la tua Patria al termine di questo esilio. Il dolore è grande, ma è oltrepassato dall'amore: ama, ama, figlia mia, il mio Cuore divino; fa' che io sia amato, amato da tutti i cuori; fa' che l'amore porti il mio Cuore divino a dimenticare i crimini dell'umanità.

Coraggio, coraggio, figlia mia! Confida: è perché molto ami, che molto soffri.

...Va' in pace, va' alla croce, dammi tutto il dolore, dammi tutto l'amore: supplisci alla mancanza di coloro che non vogliono soffrire, supplisci alla mancanza di coloro che non mi amano.

Non Vi hanno rattristato le mie lacrime di ieri? - No, no, figlia mia: le lacrime rassegnate sono lacrime di amore. Non piansi io presso la tomba di Lazzaro, sulla città di Gerusalemme e altre volte, altre volte ancora? E poteva esservi in me imperfezione?...

Sulle tue labbra avrai il mio sorriso, nel tuo cuore il dolore del mio divin Cuore. Tu non puoi cessare di soffrire, così come pure non cesserai di amare.

Il tuo dolore, la tua croce non è soltanto dolore, croce di salvezza, ma è dolore, croce d'amore. Quale grande raccolto di anime la tua vita mi da! Non solo alcune si convertono, ma altre si incendiano nel mio divino amore. Io sono il Seminatore... È bella la generazione dei casti; è grande, bella e splendida la scienza della croce. Chi sa soffrire, sa amare.

Soffri sorridendo, soffri in silenzio. Soffri e ama; ama e lotta.

...Và, figlia mia, al tuo dolore, alla tua croce indispensabile per l'umanità. Povera umanità! Porta con te il mio divino amore e quello di mia Madre benedetta... Molto coraggio! La croce è simbolo dell'amore: và ad essa. Porta con te la mia pace...

Figlia mia, il dolore è profondo, l'amore lo copre: così vincerai.

L'altare della vittima è altare di dolore e di amore: ti consuma il dolore, ti consuma l'amore.

Con Gesù tu ami, con Gesù tu soffri. Amare e soffrire fu la mia vita sulla Terra; amare e soffrire èla tua, perché tu vivi di me, vivi la mia vita.

Tu vivi del dolore, vivi della croce, vivi di amore.

Ti ho scelta per il dolore, figlia mia, ti ho scelta per il dolore; è attraverso il dolore che ti ho elevata al più alto grado dell'amore.

Ahi, mio Gesù, con lo scopo di consolarvi e di alleviarvi desidero molto ardentemente soffrire e desidero molto ardentemente amare. Pur con queste ansie divoratrici, sento come se non facessi né l'una né l'altra cosa...

Io, per me, mi scoraggio per non poter soffrire e muoio per non saper amare.

Chi ama soffre, chi soffre è ricco; il dolore arricchisce, dà nobiltà al cuore e all'anima. Oh, se il mondo sapesse, oh, se le anime comprendessero il segreto, il vero segreto della perfezione e dell'amore! Oh, se il mondo sapesse, se le anime comprendessero il mezzo più facile per attrarre a sé le misericordie del Signore! Amare e soffrire; soffrire e amare: è il segreto della perfezione, è il più grande mezzo di salvezza. Io ho fatto sì, figlia mia cara, che tu comprendessi i miei segreti: il dolore e l'amore. Io ho fatto e faccio che col dolore tu ti purifichi e con l'amore mi salvi le anime. –

(in un'estasi pubblica):

Imparate, imparate da questo calvario! Imparate da Gesù che è puro, mansueto e umile di cuore. Imparate, imparate, figli miei, imparate ad amare, imparate a soffrire, imparate a portare la vostra croce! Io sono il Maestro, io sono il Modello che dovete imitare. –

(Alexandrina canta):

Nuotare nel Tuo amore, nuotare nel Tuo amore, è forza della croce, è forza della croce. Voglio amarti sempre, voglio amarti sempre, voglio sempre soffrire, sempre soffrire, sempre soffrire per Te, Gesù, per Te, Gesù! –

Conclusione:

Per sopportare il dolore bisogna spremersi in amore.

 

   

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