CAPITOLO 3

AMORE

Dal mare immenso dell'amore vissuto da Alexandrina abbiamo estratto i pensieri di questo capitolo, suddividendoli in tre paragrafi:

1 l'amore di Gesù che Alexandrina alle volte rivive in sé, di cui altre volte parla;

2 varie espressioni dell'amore di Alexandrina per Gesù;

3 amore reciproco tra Gesù e Alexandrina, che si può intendere tra Gesù e ogni anima veramente cristiana.

Amore di Gesù.

Gesù mi aspetta a braccia aperte per ricevermi; mi aspetta pieno di sorriso e di amore. Vuole possedermi, vuole incendiare la mia freddezza nella fornace del suo Cuore divino.

Gesù chiede di essere amato.

Gesù va folle d'amore a chiedere amore a tutti i cuori. Quale tristezza: amare e non essere amato! Amare ed essere offeso!...

Voglio il tuo amore: amami, amami per te, amami per quelli che non mi amano! Ho fame, ho sete delle anime. Non posso vivere così: ho sete di amore e sono da loro ferito, le voglio nel mio Cuore divino e sono trafitto dai peccatori.

Voglio che il mondo, per mezzo tuo, conosca le ricchezze del mio Cuore divino, le meraviglie che opero nelle anime e la mia follia d'amore per loro. –

Alexandrina parla dell'amore di Gesù:

Gesù ha il suo Cuore divino in fiamme: arde, arde continuamente per noi. Cosa è mai l'amore di Gesù, e cosa è mai l'ingratitudine delle anime! Oh, se io potessi aprire il mio cuore e mostrare al mondo le tenerezze dell'amore divino!

È amore che obbliga a dimenticare il dolore. Non so dire. Non vi è dolore che uguagli questo dolore, né vi è amore che uguagli questo amore.

Il Cielo è più potente della Terra! L'amore di Gesù è più forte della sua divina giustizia.

Egli ama quando consola e ama quando ferisce: è sempre amore, amore senza l'uguale.

Quanto più fùggivo via da Gesù (Alexandrina impersona il peccatore), tanto più la mia anima vedeva il suo divin Cuore seguirmi e comprendeva meglio l'amore con cui Egli mi amava: quanto più mi assentavo, tanto più Egli correva a me per attirarmi a Sé e più io Lo facevo soffrire.

Alexandrina sente in sè i sentimenti di Gesù:

Sperimentai in me un amore e una ingratitudine fortissima. L'amore era un amore immenso: riempiva il Cielo e la Terra; l'ingratitudine era tanto grande e tanto grave: si opponeva a quell'amore, amore che come una barca stabile e sicura navigava al di sopra di tutto. Ricevetti l'ingratitudine senza cessare di amare.

Voglio darmi al mondo con il cuore aperto per mostrargli quanto lo amo e quanto lo voglio. E non mi vuole: mi respinge! Il mio sangue è da lui calpestato; e nulla di più posso fare perché sia salvo.

Alle volte il mio cuore si apre come un vulcano di flioco: vuole incendiare l'umanità intera e assorbirla tutta in se. Ho sete, ho sete: è il cuore che grida. Non so, non è suo questo grido (è di Gesù in lei): è tanto addolorato, è tanto profondo, è un grido infinito che si estende sul mondo. Gesù mi fa sentire e comprendere che solo il mondo, solo i cuori degli uomini possono saziare questa sete.

Alexandrina commenta e descrive

Quale contrasto, che grande differenza tra la Terra e il Cielo! La Terra si rivolta contro il suo Dio e Gesù vuole darsi, vuole perdonare, ama follemente e infinitamente!

(in un 'estasi) Sperimentai la forza dell'amore di Gesù. È ben vero: senza di Lui non posso resistere al dolore; ma senza di Lui non posso neppure resistere all'amore. È una forza sovrumana. Povera me! Non posso nulla senza Gesù!

Passai alcuni momenti felici, imbevuta nell'amore di Gesù. Egli mi parlò così: - Figlia mia, bevi in questo mare immenso, bevi, mia amata, in questo oceano infinito l'amore del mio Cuore divino. Bevi, mia innamorata, mia gioia, per resistere al dolore, per ripararmi. Bevi, mio incanto, per farmi amare da tutti.

Gesù ha infùso nel tuo cuore il flioco ardente del suo divino Cuore: è flioco che ama, è frioco che consuma. È l'amore che io voglio che tu dia alle anime; lo esigo. –

Gesù si rivolge a noi tutti:

Venite a me voi tutti che soffrite, ed entrate nel mio Cuore divino; venite a me voi tutti che desiderate ansiosamente amarmi, e bevete a questa fonte che non si esaurisce! Io sono amore, amore, infinitamente amore, eternamente amore. Venite, venite a me voi tutti, e anche consolate il mio Cuore divino! Ditemi continuamente che mi amate e chiedetemi continuamente il mio amore. Il mio Cuore divino vuoi darsi, darsi, vuole volare verso tutti i cuori. iglia mia, mia cara figlia, fa' che io sia amato!

Amore a Gesù.

Gesù è tutto mio e io sono tutta di Gesù. Cuore mio, grida forte, molto forte al tuo Gesù che Lo ami, sì! Che Lo ami più di tutte le cose della Terra e del Cielo. Io sono di Gesù nella gioia, sono di Gesù nella tristezza, sono di Gesù nelle tenebre, nelle orribili tribolazioni, nella povertà, nell'abbandono totale. Soffro tutto per consolare Gesù, per salvare le anime.

Ancora una volta voglio dirvi: - Sono vostra nel tempo e sarò vostra nell'eternità. Solo a Voi mi dò e solo a Voi voglio appartenere. È con l'anima in agonia e il cuore fatto a pezzi dal dolore che le mie labbra ancora una volta balbettano queste parole: solo per amore!

Il mio cuore è tanto piccolino per contenere le ansie che ho di amare Gesù: non le conterrebbe anche se fosse grande come l'universo. O amore, o amore che tutto vince!

otessi consolare Gesù! È Lui, sempre Lui il Signore di tutto il mio amore. È l'origine ed il fine di tutti i miei atti, di tutta la mia vita.

Fate che i miei occhi non vedano altra cosa se non Voi, che le mie orecchie non odano se non le cose del Cielo, che la mia lingua e le mie labbra non si muovano se non per parlare di Voi, delle vostre cose, per lodarvi; fate che il mio cuore non abbia altri sentimenti che non siano quelli di amore e di dolore: l'amore per amarvi e il dolore per consolarvi e riparare...

...Accettatemi, Gesù, tale e quale mi sento. Non soffro? Accettate i desiderii che ho di soffrire. Non amo? Accettate le ansie che ho di amare. Non sono io, non vivo, non ho di che offrire? Accettate tutto da chi lo possiede, come se fossi io a vivere, io a soffrire, come se tutto mi appartenesse.

Se l'amore di Gesù fosse cosa che si vende, io, giacché altro non ho, venderei tutto il mio sangue per comprarlo. Oh, come io vorrei amarlo! Io vorrei solo vivere d'amore per morire solo d'amore.

Se mi dicessero che in fondo al mare c'è uno scrigno dove sta racchiuso l'amore di Gesù, io, folle di gioia, mi lancerei sul fondo per prendere quello scrigno che possiede l'amore di Gesù: con l'amore suo io Lo vorrei amare!

Gesù, voglio amarvi e perdermi nell'immensità del vostro amore. Gesù, voglio essere grande, voglio essere tutto per Voi e piccola per il mondo, o meglio, nulla, proprio nulla. Io sono tutto, se Vi amo; sono tutto, se Vi appartengo, Gesù.-

Anche il pensiero dell'inferno le suscita slanci d'amore:

Gesù, nella incertezza che Voi esistiate, io voglio amarvi, non cessare mai di amarvi. Anche nella certezza di andare all'inferno dannandomi eternamente, non vorrei cessare di soffrire e di amarvi sulla Terra, per supplire a quello che nell'inferno non potrei fare: né soffrire (per riparazione), né amare. Io credo, Gesù! Aiutatemi, Mamma! Aiutatemi, Amore mio! –

(A Gesù che si è rivolto a 1ei in quanto rappresenta il peccatore, minacciandole l'inferno, risponde):

O mio Gesù, io voglio rialzarmi, ma non è tanto per timore dell'inferno, bensì è perché Vi amo e voglio morire d'amore. Sono tutta vostra: non voglio offendervi, non voglio farvi dispiacere.

Ma sappiamo che su questa Terra l'amore vero, profondo, è inscindibile dal dolore, questa verità appare bene in evidenza nella Parte I. Ecco qui ancora un gruppo di frasi in cui interviene il dolore unito all'amore. Questo argomento sara trattato più ampiamente nel capitolo 4°.

Sento che il Signore non può più sopportare l'umanità. Sento il dolore di Gesù e le angosce del mondo. Che ore tristi! (inizio della 2° guerra mondiale) - O mio Gesù, io voglio solo consolarvi: che soffriamo noi che siamo peccatori, è giusto; ma soffrire Voi che siete innocente e ci amate tanto, non voglio, Gesù, non voglio! Fate che soffra io; datemi sofferenze senza cessare affinchè non cessi mai il vostro amore. Consumatemi nelle vostre fiamme divine, bruciatemi in esse fino a che io muoia. Solo così resterei contenta.

Mio Gesù, tutto ciò che è dolore venga a me, affinchè tutto ciò che è amore vada a Voi. Vi amo e, perché Vi amo, accetto tutto.

Se io sono la vostra sposa fedele e amante, non potrò consolarvi? Non potrò prendere per me tutta la sofferenza per non lasciarvi più soffrire così? Che sposa sono io, se non faccio questo? Dove è il mio amore? Io non voglio essere sposa solo di nome, ma sposa vera: voglio essere sposa di anima e di cuore.

O mio Gesù, io non so come pagarvi. Ecco qui il mio corpo e la mia anima: fino a tanto che troverete in essi cosa che Vi piaccia, pagatevi Voi con le vostre divine mani, consolatevi, allietatevi, ma datemi amore, amore puro, amore che mi faccia ardere in forti fiamme d'amore.

Inventate, Gesù, se è possibile, altre sofferenze: fate che io muoia di dolore per amore a Voi...

Accettate il mio sacrificio. Io voglio che questa spina che mi è venuta ora a ferire il cuore serva per guarire tutte le ferite del vostro. Consolatevi, riposate in me. Non lasciate riposare la vostra figliolina, se non nel dolore. Sia questo il mio alimento di notte e di giorno: mi abbandono nelle vostre santissime braccia.

Fate, mio Gesù, che io vada perdendo il mio sangue goccia a goccia. Lasciatemi darvi la prova, non di quanto Vi amo, ma di quanto desidero amarvi. o amo tanto il dolore! Vorrei soffrire tutto il dolore che esiste nel mondo per meglio poter consolarvi e amarvi.

Abbiamo visto che Alexandrina non si accontenta di amare Gesù, ma vuole coinvolgere In questo amore tutta l'umanità. Ecco un gruppo di frasi che esprimono questo suo anelito.

Il vostro sangue divino irrigò la Terra, aprì il Cielo. Permettete che vada ora il mio sangue a lavare le anime dei poveri peccatori. Permettete che lo stesso sangue possa accendere il vostro amore su tutta la Terra, affinchè noi tutte anime della Terra possiamo dire ad una sola voce: regna l'amore di Gesù in tutti i cuori, arde il mondo in una sola fiamma per amore a Gesù; èmorto il peccato, non esiste più; Gesù ormai tion è più offeso. Sulla Terra ormai vi è solo amore, amore, amore!

Io vorrei andare in ginocchio senza fermarmi notte e giorno a percorrere il mondo chiedendo a tutte le anime di amare Gesù. È più che certo che, dopo di questo, Gesù darebbe amore anche a me per amarlo con tutta l'abbondanza. Io darei milioni di mondi, se. li possedessi, affinchè regnasse sulla Terra solo l'amore e scomparisse per sempre il peccato.

Il mio cuore si apre come un vulcano di flioco ed è il mondo che esso vuole incendiare. Mio Dio, mio Dio, ah, quale necessità di parlare di questo vulcano di flioco e di farlo comprendere!

Parla, o cuore assetato, parla, o cuore affamato, parla, o cuore ardente, parla nel tuo silenzio, mostrati nel nascondimento: dì ciò che senti, mostra ciò che possiedi, distribuisci tutto quello che da te fai traboccare! Và, và, innamorato folle, donati al mondo! Va', innamorato folle a cercare il mondo e a condurlò a Gesù!

Io vorrei darmi, darmi e dare tutti a Gesù, scomparire in Lui e fare in modo che tutti scomparissero in Lui: Gesù nel mondo, nelle anime; le anime tutte in Gesù.

Vorrei morire in ogni istante sino alla fine dei secoli, vorrei in ogni istante dare il sangue sino all'ultima goccia, affinchè nessuna anima si perdesse, nessun cuore cessasse di amare Gesù. Vorrei, sì, dare tutto il mio sangue e la vita in ogni istante sino alla fine dei secoli per evitare anche un solo peccato: ahi, ahi, non posso consentire che Gesù sia offeso.

Mmeno potessi io impedire con i miei dolori che si accosti a Gesù quella immondezza di peccati che si commettono in ogni momento! Come si ripaga un tanto grande amore con una tanto nera ingratitudine!

È ben unita alla croce, ferita con le più acute spine che io voglio gridare senza sosta: «Vi amo, Gesù!» - Fate che questo grido di amore echeggi nel mondo intero perché esso conosca solo l'amore e da lui sparisca tutto ciò che è offesa a Voi!

Io dico bene che vorrei avere tutti i cuori in un bracere di amore a Lui. Ma il mio è gelato e quelli degli altri non mi appartengono!

Alexandrina si sente incapace di amare come vorrebbe e per questo soffre molto:

Che martirio per me non saper soffrire, non saper amare! Ed è tanto grande il mio penare! Sono tanto grandi le ansie di amare! Come potrò dare a Gesù quello che non ho? Solo ricevendo da Lui questo amore Lo posso amare con ciò che è suo.

Vengono le ansie di amare Gesù, ma battono alla porta di un corpo morto, battono alla porta di un'anima senza vita... Quale afflizione mi causa il voler amare ed essere morta per l'amore! Quale contrasto, che grande differenza tra l'amore e la morte!

Non ho amore, non ho di che offrire al mio Signore: che Egli accetti l'amore di tutti i cuori e l'offerta totale di tutte le sue creature! Non ho lingua per lodarlo: che Egli accetti tutta la lode della Terra e del Cielo.

Per quanto dilacerante sia il dolore, la volontà è sempre pronta con eroica generosità; e anche quando non sente consolazione accoglie volontieri la volontà di Dio con ammirabile conformità.

Io ho paura, ma voglio soffrire. Non permettete, mio Gesù, che io Vi dica di no: crocifiggetemi, sia fatta la vostra santissima volontà. Tutti i mali, tutti i dolori dell'umanità, piuttosto che io abbia il coraggio di negarvi la crocifissione e neppure la più piccola cosa che vi degnerete di chiedermi.

Ho il mio corpo tutto fasciato, sento tutte le ossa disgiungersi. Ma è questa, solo questa la mia gioia: soffrire per Gesù. Non mi importa che già in vita, se così piace alla sua divina volontà, tutto il corpo si disfi in corruzione. Ciò che io voglio èamare Lui, solo Lui.

È molto bello dire: voglio essere santa; ma le vie che portano alla santità non sono piacevoli per la mia debole natura. Ma io voglio percorrerle ad ogni costo. Se fosse necessario spargere in esse tutto il mio sangue per consolare il mio Gesù e amarlo, sono pronta a tutto.

Amarvi quando si sente amore, non costa. Amarvi nel dolore e nella oscurità, non è possibile senza il vostro aiuto.

E’ tanto dolce versare il sangue per amore a Gesù! Egli non permette che io senta questa dolcezza: ma benedetto Egli sia! Fa che l'anima si fortifichi, raddoppi gli sforzi per volare a Lui: mi pare di rimanere tutta la vita a battere le ali impigliate nel fango e nella melma, senza mai poterle liberare. Non importa: la dolcezza di soffrire per Gesù non sta nell' assaporarla, ma nell'andare incontro alla croce, baciarla, abbracciarla e volere ciò che il Signore vuole. E così abbandonata in Lui vado dove mi porta, accetto ciò che mi dà e voglio ciò che vuole.

Io so, mio Amato, che se sentissi che Vi consolo, non soffrirei già più, non avrei più di che darvi. Voglio darvi, senza sentire che Vi dò; voglio amarvi, senza sentire che Vi amo. Voglio la croce più pesante, sentendo sempre di non soffrire nulla, di non fare nulla per Voi. Il maggior sacrificio accolto per amore a Voi si nasconde, scompare. Così voglio io scomparire, nascondermi nel vostro Cuore divino.

Se io sapessi ora di amare Gesù e di non peccare più, tutte le spine che dilacerano il mio corpo sarebbero per me rose bellissime: dimenticherei tutto il mio dolore. Ma oh, se dimenticassi il dolore, che starei io a fare sulla Terra?! - Soffrire e soffrire sempre, soffrire e soffrire molto, mio Gesù, fino a quando starò qui. Ho tutto, se molto soffro e molto Vi amo.

L'amore di Alexandrina è tanto disinteressato, che vorrebbe soffrire anche se Gesù non sapesse quanto soffre.

Quanto soffre la mia anima, quanto soffre il mio corpo! Non sono capace di riuscire a dirlo.' Gesù lo sa. Ma anche se non lo sapesse, io non cesserei di voler soffrire tutto per Lui, di accettare tutto per amore a Lui. Il mio Gesù, il mio Gesù! Voglio dargli tutto, voglio amarlo follemente.

Non vorrei che Gesù sapesse del mio dolore, affinchè potesse allietarsi nella mia gioia e dimenticarsi del molto che è offeso.

Seguono frasi in cui è messa in evidenza la sua missione dì imitatrice di Cristo per la salvezza delle anime.

Volete rendermi simile a Voi? Grazie, mio Gesù: mi sottometto al peso della vostra croce. Sento che mi strapperanno il cuore stato allontanato p. Pinho), sento che sto per morire schiacciata, ma voglio balbettare sempre: oh, come è dolce morire per amore! Oh, come è dolce compiere la volontà del Signore!

Mi sento caduta per terra con l'enorme peso della croce sul mio corpo. Ma io vorrei baciare la terra in segno di amore per il mio Gesù. Io sospiro per Lui e sospiro per il Cielo, per amare Lui eternamente.

Non voglio gli onori del mondo nè la lode delle creature (così come Gesù); non mi importa essere odiata, umiliata, incompresa e disprezzata da tutti: ciò che voglio è amare Gesù e dargli le anime. E per questo spero tutto da Lui.

Ecco un dialogo esemplare tra Gesù ed Alexandrina:

Sei disposta a continuare nello stesso martirio e nella stessa agonia? Martirio di corpo e agonia di anima? - Vi tendo le mani, Gesù, e accetto tutto; e tutto abbraccio e stringo al cuore: la croce, il dolore, il martirio e abbraccio Voi nel cuore per bruciarvi in questo fùoco che mi brucia e bruciarmi io pure nel vostro...

Vi amo, mio Amore, quando mi confortate e soavizzate la mia croce; Vi amo allo stesso modo quando mi ferite. Benvenuta sia la vostra divina mano caritatevole, benvenuti siano i vostri doni, sia dolci, sia spinosi!

Tu mi ami quando piangi, quando sorridi; mi ami nel dolore e nella gioia; mi ami nel silenzio e parlando; mi ami in tutto: giorno e notte salgono al Cielo ad ogni momento le tue sofferenze, il tuo amore.

Vorrei strappare il mio cuore e affidarlo alle fiamme più forti del più ardente amore perché lo facciano ardere e io Vi possa dire: «Questo è l'amore di tutta l'umanità, questo è l'amore di tutti i vostri figli.» Amore, Amore, mio Amore, voglio darvi tutto per il mondo e per lui soffrire tutto senza escludere nessuno.

Sono molto offeso, è vero, ma le tue sofferenze mi riparano e mi obbligano a dimenticare le offese che ricevo. Il tuo amore tanto forte mi obbliga quasi a riceverlo come se provenisse da tutti i cuori. –

Conclusione

Sono felice soffrendo, sono felice amando e facendo amare Gesù.

Amore reciproco tra Gesù e l'anima.

Molte volte Gesù, per stimolare di pia il nostro amore per Lui, ci fa provare l'impressione di sfuggirci e dl non progredire nell'amarlo. Ecco alcune frasi di Alexandrina in questo senso, seguite dalle risposte di Lui:

Io ho tanta, tanta fame del Signore. E, quanta più fame ho, più mi tiro indietro, più lontana mi vedo dall'essere saziata.

Sento di avvicinarmi al mio Gesù, di correre a Lui; ma Egli pare fliggire da me: quanto più corro, più lontana da Lui mi vedo.

Figlia mia, mio amore, hai fiducia in me? Guarda: quanto più ti pare che io sia distante, più ti sono vicino; quanto più ti pare che io mi nasconda, più mi unisco a te, più ti brucio nel mio amore...

L'anima che dovrà possedermi interamente deve avere la sensazione di non trovarmi mai.

Quanto meno mi sentirai, più mi possederai. Sono tuo, sempre tuo, ogni volta più tuo.

Figlia mia, figlia mia, cercare me è volere me; volere me è già possedermi; avere aneliti di amare me con sincere ansie èamarmi follemente, appassionatamente. Confida che mi ami e che io ti amo...

Tu sei folle di amore per me e io sono folle di amore per te: quanto più mi desideri, tanto più mi possiedi. Confida nel tuo Gesù...

Vorrei che il mondo conoscesse e comprendesse questo amore: l'amore con cui io ti amo, l'amore con cui tu mi ami, l'amore alle anime, l'amore alla croce.

Il mio divino amore è per te il balsamo, la forza nel tuo ineguagliabile martirio; così come il tuo è per me il balsamo per le mie ferite e mi fa dimenticare tanti crimini con cui sono offeso.-

Seguono uno slancio d'amore di Alexandrina e infuocati inviti di Gesù, con la corrispondenza di lei:

Io, innamorata di Voi, mi lancio tra le vostre divine braccia e sento che Voi con tutto l'amore mi abbracciate e accogliete. Con Gesù, ogni amarezza è dolce, ogni dolore diventa soave. Ah, se tutti conoscessero l'amore di Gesù!

Coraggio, figlia mia! Tu sei mia, tutta mia. Ricevi il mio conforto, ricevi il mio amore! L'anima che ama irradia lasciando trasparire attorno a sé la forza dell'amore con cui ama. Il flioco, quando attacca, lascia sempre segni di aver bruciato. Amami, lasciati bruciare, porta alle anime il mio fùoco, il mio divino amore.

Non temere di immergerti e di morire in questo mare infinito di amore. - Io non temo di immergermi nel vostro amore: mi piacerebbe solo morire in esso.

Ti riempio di amore, ti brucio, ti consumo nelle mie fiamme: è amore per la tua generosità, per la tua eroicità; è amore per amore, è amore per amore, è amore per amore. –

Finiamo con una esortazione di Alexandrina:

O mondo, o anime, come Gesù ci ama! Amiamolo noi pure! Il nostro dolore non arriva ad essere nulla in paragone al suo: fii un dolore infinito, fli un dolore di un Dio fatto uomo. Amiamolo, amiamolo senza sosta, amiamolo notte e giorno! Il mio cuore va come uccellino sperduto a mendicare amore, sempre amore per Gesù.

   

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