PAGELLINA SUL PREZIOSISSIMO SANGUE

Eugenia Signorile

SOLO PER AMORE

“Solo per amore mi lasciai ferire,
solo per amore il mio cuore sanguina”

Chi è la beata Alexandrina ?

E’ un‘anima scelta da Gesù come sua messaggera verso i peccatori e per chiedere al Papa la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria

E’ una delle anime-vittime che continuano la redenzione

E’ un mirabile esempio dell‘opera di Gesù in un‘anima che Lo ama perdutamente e si lascia piasmare con totale affida­mento

E’ un capolavaro di grandezza che Gesù compie nella piccolezza

E’ un’anima tanto folle d‘amore per Gesù da arrivare ad una mistica identificazione col suo Amato, accettando ogni forma di martirio per salvare anime

E’ un riflesso dell‘Amore incarnato.

 

Nasce povera economicamente, ma ricca di salute, di gioiosa attività, di generosità nell‘amare. Cresce con una religiosità eucaristico-mariana, vissuta nel concreto quotidiano.

A 14 anni, per salvare la sua purezza da tre uomini male intenzionati, si lancia dalla finestra nell’orto. Da qui, una paralisi progressiva, che la terrà inchiodata nel letto durante gli ultimi 30 anni di vita.

Nel raccoglimento della solitudine comprende a poco a poco, per amore a Gesù e col suo aiuto, il valore della sofferenza come mezzo per continuare la redenzione, e si offre vittima. Quel “salto” segna l‘inizio di una ascesa spirituale che raggiunge la vetta della grande santità.

Tra i doni mistici straordinari i più notevoli sono: il rivivere nel corpo, nel cuore e nello spirito la Passione di Gesù, il sopravvivere per oltre 13 anni col nutrimento della sola Ostia consacrata, la efficacia di una evangelizzazione pubblica straordinaria con numerose conversioni. Allafine i visitatori formavano come un fiume che scorreva presso il suo letto.

Obbligata dai direttori a scrivere quanto viveva, tramanda

“documenti di autentico valore letterario, ascetico e persino teologico di tale interiorità che non è facile uguagliare”

scrive il suo direttore p.Pinho.

Il preziosissimo Sangue e Alexandrina

Alexandrina manifesta un fenomeno nuovo nella storia dei mistici: riceve da Gesù una trasfusione del suo divino sangue:

“Ricevi la goccia del mio divino sangue: la vita di cui vivi, la vita con la quale dài vite, la vita di prodigi e meraviglie, la vita che non fu mai uguagliata da nessun’altra”.

Sei la prima anima cui do in questo modo il mio sangue divino”. S (18-4-48)[1]

MODALITA’

Tale somministrazione è sempre accompagnata da effusione d’amore, ardente e luminosa. Avviene in diversi modi:

Portò alle mie labbra il sangue divino, me lo diede da bere per un po’ di tempo...

“Eccotelo: è il sangue delle mie vene. Prendi coraggio, riempiti di me per portare la tua croce”. S (26-10-44)

“Ti do il mio divin sangue: unisco a te la cannuccia d’amore. Restano uniti i nostri cuori...” S (5-9-47)

Gesù uni il suo divin Cuore al mio. Il mio pareva essere in­collato a quello di Gesù: dai suo divin Cuore passava sangue al mio. Sentivo il mio dilatarsi. S (19-1-45)

FINALITA’

Tali trasfusioni alimentano la vita corporale (insieme all‘Eucaristia), sostengono la vita spirituale, dànno riccheze da distribuire alle anime e inoltre la forza di accettare qual­siasi croce sempre col sorriso, che è una caratteristica di questa Beata.

“E’ il sangue che ti fa vivere, che ti fa dare vite”. S (3 1-10-47)

“Ricevi il sangue divino: la vita di cui vivi: la vita dei tuoi sguardi, dei tuoi sorrisi, la vita di tutta la tua croce”. S (4-6-48)

“Questo sangue ti dà la vita, la carità, la pace, l’amore: ti dà tutte le virtù di Cristo.

Ti ho creata per grandi cose; ti ho resa simile a me. Ti ho creata per le anime”. S (5-8-49)

E, infine, ecco una forte sintesi:

“Riempiti per riempire, infiammati per infiammare!” S (10-9-48)

Il preziosissimo Sangue e l’umanità

Necessità della redenzione: Gesù si offre

1 - Per un mondo di peccato e di corruzione, un mondo di sangue e di purificazione… Il cuore cominciò a grondare sangue... una inondazione immerse in sé tutta l’umanità macchiata. S (6-3-53)

2 - Un bagno di sangue versato da Gesù veniva a lavare tutte le mie iniquità, a dare luce a tante tenebre che oscuravano il mondo, a riconciiiare la terra con il cielo. S (2-8-48)

3 - Quel sangue distoglieva dalla terra il peso della giustizia divina e dava luce alla terra stessa. S (30-8-46)

4 - Quanto più Gesù assumeva su di sè i crimini del mondo, maggiore era la sua agonia, essendo responsabile verso il suo Eterno Padre. S (30-448)

5 - Il sangue riempi il calice che traboccò. Fu cosi che lo offerse al Padre. In quel momento una rugiada feconda d’amore irrorava la terra. Doveva essere, col decorrere dei tempi, rugiada di vita e salvezza per le anime. S (4-7-47)

6 - Egli amava l’umanità intera. Il sangue irrigò tutto il Calvario, come se irrigasse il mondo intero, tutto il presente: tutto crudele per dare la morte a Gesù. S (11-1-52)

7 - Quel sangue non fu solamente di queste ore, ma di tutta la vita di Gesù! S (26-849)

Accoglienza o rifiuto

8 - Alcune pecore in branco, bianche, ben nutrite, ristabilite: venivano a bere al ruscello che era il sangue di Gesù...

“Ma sono cosi poche le pecorelle che bevono il mio sangue, che vi si bagnano e ne approfittano con perfezione!...” S (13-1-50)

9 - Il sangue faceva scomparire tutte le macchie del peccato. Ma allo stesso tempo vedevo che nuove macchie, nuovi vizi venivano da lontano, perché non si voleva approfittare di quel mare di sangue, di purificazione.

Mio Dio, quale disprezzo per esso! Quale agonia mi causava quel disprezzo! S (16-6-50)

10 - Gesù era la luce e la vita. Ma il peccato non permise di illuminare e il suo sangue non potè dare la vita a tutte le anime... Era versato su rocce immonde, andava perduto: non penetrava in esse. L (21-2-41)

11 - Nonostante tanto odio contro questo sangue, lo vorrei abbracciare e possedere tutti quanti sacrificano questo Cuore. S (2-9-49)

12 - Rivolto alle anime pazze in un abisso di peccati, diceva:

“Guardate se posso fare di più per voi!”...

Voleva toglierle da quell’abisso e portarle sul terreno lavato col suo sangue. E loro, cieche e sorde non lo vedevano e non lo udivano se non per ferirlo.

Gesù agonizzava e sudava sangue... L (23-8-4 1)

13 - Vedevo il mondo fuggir via da quel sangue. Io volevo salvarlo e con altro mezzo non può essere salvato ! ...

Quanto dolore!...  Se fosse compresa questa agonia, quante anime si salverebbero ! S (1 1-1-46)

Accenni all‘Eucaristia

14 - Vidi tutto il mio sangue scorrere per il mondo.... disprezzato e calpestato. La mia carne è dall’umanità mangiata e subito vomitata. Grande orrore!

Meglio sarebbe essere mangiato dalle belve! S (13-1246)

15 - Gesù irradiava amore... e le sue piaghe versavano sangue molto vermiglio...

“Essendo Tu nel tabernacolo, cosa rappresenta quel sangue?”

“E’ sangue versato per amore. Sono piaghe ravvivate giorno e notte da tante anime che mi ricevono nell’Eucaristia sacrilegamente.

Venite al tabernacolo in grazia e ardenti d’amore!” S (26-11-54

Alexandrina vuol custodire tutto quel sangue

16 - “Gesù, guarda il tuo divin sangue che va perduto! Voglio raccoglierlo e custodirlo tutto, e non ti voglio in tali sofferenze!”

“E’ da te, figlia mia, che sarà custodito. Sei tu che puoi fare in modo che non sia sparso inutilmente: custodiscilo nel vaso puro del tuo cuore”. S (16-148)

17 - ... Rimasi a raccogliere tutto il sangue che cadeva dal Cuore amantissimo di Gesù. Il mio cuore mi servi di vaso per custodirlo. S (15-7-49)

Gesù invita ad invocarlo in nome del suo Sangue

18 - Figlia mia, stanno per cadere nell’inferno molte anime, se tu non vieni in loro aiuto.

Invocami per loro in nome del mio preziosissimo Sangue... E’ sangue di redenzione: invocami, invocami!”

“O Gesù, ti invoco per il tuo preziosissimo Sangue; Ti invoco per tutto l’amore e il dolore della tua sacra Passione. Salvale! Sono tue.” S (7-7-50)


[1]  Le sigle S e L indicano rispettivamente “Sentimentos da alma” e “Lettere” a p. Pinho.

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